24 agosto 2018

Le associazioni promuovono il Vangelo della Famiglia

La famiglia è la prima e più potente medicina contro una delle peggiori “malattie” dell’uomo contemporaneo, ma se rimane sola e chiusa, genera ulteriore solitudine

Già presidente del Forum italiano delle associazioni familiari (47 associazioni, 18 Forum regionali a loro volta composti da 564 associazioni; si stima che complessivamente siano coinvolte quattro milioni di famiglie per un totale di 12 milioni di persone), il prof. Francesco Belletti è intervenuto nel panel su “Promuovere il Vangelo della Famiglia: quale ruolo oggi per l’associazionismo familiare”, andando subito al nocciolo della questione: “La famiglia è la prima e più potente medicina contro una delle peggiori “malattie” dell’uomo contemporaneo, la solitudine”. Le famiglie associate generano bene comune, aggiungendo valore al capitale sociale di una comunità “soprattutto nel suo costruirsi come soggetto aggregativo, in associazioni e reti che diventano interlocutori per tutti gli altri attori sociali e per la comunità ecclesiale”. Formidabile risorsa sociale, “Le famiglie associate possono diventare così soggetti sociali collettivi, che cominciano ad avere voce, che si mettono insieme per “produrre più famiglia” (servizi, relazioni, esperienze di condivisione e di auto mutuo aiuto), ma anche per contare di più, per organizzarsi, per fare lobbying, pressione, protesta”. Compito imprescindibile e sfida pastorale l’aiuto ad ogni famiglia a trovare ‘compagni di viaggio’: “una recente prospettiva di sviluppo è l’emergere di nuove forme di connessione tra famiglie, più piccole, più direttamente collegate ad uno specifico territorio, con relazioni “corte” e “calde”, sempre fortemente intrecciate ai concreti bisogni della vita quotidiana”.

Se la qualità relazionale sembra contare più del riconoscimento sociale, chiede il prof. Belletti: “come agganciare la stragrande maggioranza delle famiglie, che rimangono senza connessioni con l’esterno?”. Una prima risposta si trova proprio nelle parole di Amoris laetitia (184): «con la testimonianza, e anche con la parola, le famiglie parlano di Gesù agli altri, trasmettono la fede, risvegliano il desiderio di Dio, e mostrano la bellezza del Vangelo e dello stile di vita che ci propone”.