Dall’incantamento al “per sempre” dell’amore

L'arcivescovo incontra i fidanzati della diocesi nel giorno di San Valentino

«Io ti voglio bene e ne ringrazio Dio, che mi dà la tenerezza, che mi dà la forza, che mi dà la libertà che non ho io». Queste parole, tratte dalla Ballata dell’amore vero, hanno ispirato l’omelia che l’arcivescovo Mons. Filippo Santoro ha pronunciato nel Santuario della Madonna della Salute lo scorso 14 febbraio, in occasione della festa diocesana dei fidanzati. Nonostante le basse temperature di questi giorni, sono state numerosissime le coppie accorse in questo restaurato luogo di culto della Città Vecchia da ogni parrocchia e città dell’Arcidiocesi, per invocare la benedizione del Signore in vista del sì definitivo che pronunceranno nel giorno del matrimonio. La presenza di così tanti giovani, che hanno voluto festeggiare il giorno di san Valentino vivendo un momento di fede, ha suscitato sentimenti di tenerezza e di commozione anche in chi quel sì lo ha già pronunciato qualche anno o decennio fa.
Commentando il racconto della creazione dell’uomo e della donna, l’arcivescovo ha ricordato che l’incontro con Cristo dona una luce capace di orientare lo stupore e l’incantamento iniziali, che caratterizzano il tempo del fidanzamento, verso l’esperienza più grande di un amore maturo, capace anche di dono, di offerta di sé e di sacrificio. Solo così l’amore, da sentimento passeggero, si trasforma nell’avventura straordinaria di un cammino da percorrere insieme. L’arcivescovo ha inoltre ricordato che la Chiesa guarda con simpatia a coloro che vivono l’esperienza del fidanzamento e come madre premurosa li incoraggia, li sostiene e li accompagna, indicando loro un cammino per far sì che questa tappa della vita sia vissuta con gioia, ma anche con responsabilità. Scegliere la via del matrimonio significa, infatti, rispondere ad una specifica chiamata di Dio, che chiede di vincere la chiusura del proprio io per aprirsi ad un Altro, alla Verità della vita, che è il Signore.
Questo evento diocesano, promosso ed organizzato dall’Ufficio di Pastorale Familiare, è stato realizzato in collaborazione con la Parrocchia Cattedrale “San Cataldo”, che oltre ad offrire la propria ospitalità ha anche curato il servizio liturgico e l’animazione della messa, con la presenza del coro dei giovani. Al termine della celebrazione eucaristica il direttore dell’Ufficio, don Mimmo Alò, e i responsabili, Antonio ed Elvira De Milito, hanno espresso il loro ringraziamento all’arcivescovo, al parroco della Cattedrale, Mons. Emanuele Ferro, al vicario episcopale per il laicato, Mons. Paolo Oliva, ai sacerdoti presenti e a tutti i parroci che hanno lavorato silenziosamente “dietro le quinte”, incoraggiando la partecipazione dei fidanzati a questo appuntamento. La festa è poi proseguita all’esterno con la degustazione di alcuni prodotti dolciari a base di cioccolato, per soddisfare i gusti di grandi e piccini.
L’incontro dell’arcivescovo con i fidanzati intende essere il segno visibile di un rilancio della Pastorale Familiare nella nostra diocesi, che ha accolto positivamente la sfida lanciata dai due sinodi sulla famiglia (2014 e 2015) e dal recente sinodo sui giovani (2018). Essi hanno risvegliato nella comunità ecclesiale l’esigenza di scendere in campo per accompagnare coloro che si preparano al matrimonio e per sostenere le coppie che già vivono l’esperienza dell’amore coniugale con una continua opera di annuncio e di formazione. Si tratta di un compito irrinunciabile, poiché la famiglia è il cuore pulsante della Chiesa e della società.